Nome botanico: Astragalus membranaceus  Famiglia Leguminosae
Descrizione: Diffusa in tutte le zone temperate, ha lo stesso nome di un osso del piede, probabilmente perché i fiori hanno la forma che assomiglia al calcagno. Leguminosa perenne, può raggiungere i 70 cm. di altezza. La radice è flessibile, larga circa 1 c. ed è coperta da una scorza dura e rugosa, di un colore che varia dal giallo al marrone; la polpa al suo interno ha un sapore leggermente dolce, che ricorda spesso quello della liquirizia. Possiede fusti ramificati, foglie imparipennate, alterne ed ellittiche. I racemi sulla pianta sono in posizione ascellare e il peduncolo della pianta è molto sottile. In cima alla pianta sono visibili i fiori, riuniti in infiorescenze a grappolo. I frutti sono baccelli, che racchiudono i semi. La parte dell’astragalo utilizzata in fitoterapia ed erboristeria è la radice.
Storia: Le sue proprietà  sono sfruttate per la sua azione tonificante e stimolante dei meridiani milza e polmoni, ossia per quegli organi (insieme ai reni), alla base dei flussi energetici dell’organismo e quindi delle energie difensive e dell’immunità , da tempi antichi sia nella Medicina Tradizionale Cinese sia nell’arte medica sviluppatasi in Europa.
Proprietà : adattogeno, antivirale, cardiotonico, immunostimolante, epatoprotettore, fluidificante, stimolante del metabolismo, ipotensivo, ipoglicemizzante, diuretico, aumenta la fertilità e la memoria.
Indicazioni: E’ uno dei rimedi adattogeni più efficaci per rinforzare il sistema immunitario. E’ indicato nel cambio di stagione, in particolare per i disturbi delle vie respiratorie (in particolare nei confronti dei i virus del raffreddore).
Significative anche altre proprietà dell’astragalo, come quelle antiossidanti, dovute essenzialmente al suo contenuto in flavonoidi, epatoprotettrici, ipotensive e adattogene. Ha dimostrato anche un’azione cardiotonica, in grado di intervenire sul metabolismo del sodio e del potassio, riducendo la pressione arteriosa e quindi utile in caso di ipertensione e angina pectoris, perché sostiene la funzionalità del sistema cardiocircolatorio nel suo insieme.
Aumenta la crescita, il metabolismo e la longevità delle cellule, abbassando il consumo di ossigeno nei mitocondri e sostenendo la tolleranza dell’organismo allo stress. La sua assunzione è quindi indicata per contrastare periodi di stanchezza, affaticamento e nelle convalescenze, soprattutto dopo trattamenti antibiotici; per aumentare la performance di apprendimento e memoria, e migliorare la durata del sonno per i suoi effetti rilassanti.
Recenti studi hanno dimostrato che la pianta, oltre a contrastare le infezioni di tipo virale, è anche antagonista degli effetti tossici della chemioterapia sul sistema immunitario. Attualmente l’astragalo è studiato per il trattamento dell’AIDS, per la prevenzione delle malattie infettive e neoplastiche.
Avvertenze: questo fitoterapico non è indicato in chi è in terapia con farmaci immunosoppressori o con anticoagulanti
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