Nome botanico: Artemisia absinthium
Descrizione Pianta perenne da 50 a 150 cm, fusto rossastro, erbaceo, ramoso; foglie divise in lobi acuti, verde scuro e glabre sopra, lanuginose e biancastre sotto; fiori ermafroditi, giallastri, tubolosi; in piccoli capolini eretti, a involucro, raccolti in larghe pannocchie di spighe molli; acheni glabri; ceppo legnoso, spesso senza stoloni. L’olio essenziale ha un odore aromatico di vermuth. Presente anche nelle regioni italiane.
Storia: L’Artemisia absinthium è detta anche “erba santa” per le sue proprietĂ medicamentose L’artemisia può essere usata come un incenso (mista in parti uguali col legno di Sandalo) per rafforzare i poteri psichici. Si può usare anche per protezione, per acquisire forza, o guarigione. Provate a usarla quando state per effettuare una divinazione o per consultare la sfera di cristallo. L’artemisia può essere anche messa vicino al letto per favorire i viaggi astrali, i sogni profetici.
Il nome “Artemisia” pare derivare da Artemide, dea della fecondità , la dea protettrice delle piante medicinali che giovano alle donne. Dioscoride consigliava la pianta di artemisia per provocare delle mestruazione e per rendere, in questo modo, più veloce il parto, mentre Ippocrate era solito consigliarla per la diarrea.
ProprietĂ : amara, vermifugo, antispasmodica, antelmintica, antitermica, aromatica, eccitante, emmenagoga, sedativa e tonica amenorrea, afonia nervosa, colica uterina, convulsioni, dismenorrea, disturbi della menopausa, epilessia, inerzia uterina, eczemi, isterismo e meteorismo.
Indicazioni: La dose giornaliera per adulti è di 1-1,5 g di droga per 150 ml d’acqua in infusione o come decotto fino a 3 volte al giorno. In caso di inappetenza si consiglia una somministrazione da mezz’ora ad un’ora prima dei pasti; nel caso di disturbi dispeptici da assumersi calda dopo i pasti.
Lo sciroppo di artemisia si può preparare con cinque grammi di estratto fluido mescolati con 95 grammi di sciroppo di zucchero: deve essere assunto in due o tre cucchiaini al giorno e permette di svolgere una funzione tonica e stimolante del sistema nervoso e, di conseguenza, anche rispetto a quello digestivo.
Il decotto per uso esterno deve essere fatto bollire per un tempo di almeno dieci minuti. I cataplasmi o i clisteri di artemisia ed aglio sono ottimi per combattere i vermi intestinali.
Tintura madre: 30 gocce 2-3 volte al giorno.
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Controindicazioni: Alla stregua di tutti gli altri amari, anche l’utilizzo dell’artemisia è sconsigliato nei casi di ulcera gastrica e duodenale. Non usare durante l’allattamento, rende amaro il latte.
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